Decreto legge sicurezza sul lavoro: novità per imprese e lavoratori

Un nuovo salto verso la prevenzione

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 147 del 28 ottobre 2025 a Palazzo Chigi, ha dato il via libera a un decreto legge dal titolo provvisorio “sicurezza sul lavoro: misure urgenti per tutela e prevenzione”. Il provvedimento si prefigge di imprimere un cambio di passo nel sistema italiano per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, con l’obiettivo di rafforzare vigilanza, formazione e cultura della prevenzione. Una serie di necessità aggravate dai report degli ultimi giorni, in cui si sono registrati nuovi incidenti mortali in tutta la Penisola.

La spinta è arrivata, infatti, dai drammatici numeri diffusi dall’INAIL: nei primi nove mesi del 2025 le denunce di infortuni mortali presentate all’Istituto sono state ben 777, segnando un aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo significa che in Italia si registrano in media quasi tre morti sul lavoro ogni giorno, un dato che impone un’urgenza di intervento e richiama l’affermazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella secondo cui la sicurezza “è la prima forma di giustizia nel lavoro”.

Le misure principali: imprese, cantieri e formazione

Il decreto introduce due novità decisive: il badge di cantiere digitale e la gestione dei near miss. Il primo, collegato alla piattaforma SIISL, permetterà di identificare in tempo reale i lavoratori presenti nei cantieri e monitorare accessi, appalti e subappalti, aumentando la tracciabilità e la trasparenza. Il secondo punta a promuovere la segnalazione e analisi dei mancati incidenti, trasformando ogni quasi-errore in un’occasione di apprendimento e prevenzione. Due strumenti concreti per passare da una sicurezza “formale” a una sicurezza realmente predittiva e partecipata.
Tra le altre misure più rilevanti figurano:

  • incentivo alle imprese virtuose tramite revisione delle aliquote INAIL e contributi agricoli;

  • interventi specifici per il mondo dei cantieri e del subappalto: oltre al badge di cantiere digitale, il raddoppio delle sanzioni per mancanza della “patente a crediti”;

  • potenziamento dell’apparato ispettivo con nuovi organici per l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (300 nuove assunzioni) e per il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro (100 nuove assunzioni);

  • formazione rafforzata per tutti i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), anche nelle micro-imprese (meno di 15 dipendenti);

  • estensione della copertura assicurativa INAIL agli studenti impegnati in alternanza scuola-lavoro, con includimento del tragitto casa-lavoro e la previsione che non possano essere impegnati in attività ad alto rischio;

  • promozione del “near miss” (mancati incidenti) come strumento di prevenzione, con linee guida e incentivi economici per le imprese che adottano modelli avanzati;

  • destinazione delle sanzioni verso le ASL e il sistema dei servizi di prevenzione per rafforzare la vigilanza e la formazione;

Quali implicazioni per le aziende

Come ogni provvedimento, il nuoto testo prevede molte responsabilità per i datori di lavoro, ma anche nuove opportunità:

  • Le imprese dovranno aggiornare le proprie procedure interne, includendo badge digitali e gestione dei near miss, oltre al monitoraggio del subappalto.

  • Le aziende virtuose potranno beneficiare, a partire dal 1° gennaio 2026, di una revisione INAIL delle aliquote per l’oscillazione in bonus per andamento infortunistico e dei contributi in agricoltura, con l’obiettivo di premiare le imprese che dimostrano un andamento positivo in materia di sicurezza;

  • Le micro-imprese, tradizionalmente più vulnerabili in tema di risorse e competenze, saranno chiamate a far fronte a nuovi obblighi formativi per gli RLS e a standard più elevati;

  • Il ruolo della vigilanza ispettiva si fa più incisivo: le imprese devono essere pronte a rispondere a controlli e verifiche, con raddoppio delle sanzioni in materia di patente a crediti;

  • Visite mediche aggiuntive: in relazione alle attività ad alto rischio di infortuni, si introduce una nuova tipologia di visita medica nei confronti del lavoratore (qualora vi sia il ragionevole motivo di ritenere che si trovi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche).

In conclusione

Il nuovo decreto legge sicurezza sul lavoro non è solo un aggiornamento normativo: è l’avvio di una fase in cui la prevenzione punta a diventare più concreta, sistemica e tecnologica. Per le imprese che sapranno cogliere questa fase, si apre la possibilità di trasformare gli obblighi in un valore aggiunto. Resta chiara la presa di consapevolezza che i numeri legati alle denunce di infortuni (purtroppo anche mortali) non sono migliorati nel corso del 2025 e che, anzi, la tendenza è al peggioramento del quadro nazionale. I nuovi interventi, e i fondi stanziati (ma bloccati fino al 2026), vanno nella direzione di invertire il trend degli ultimi mesi.