Patente a crediti, l’obbligo scatta a ottobre

Patente a crediti, cosa cambia per Imprese e Lavoratori autonomi?
Che fosse una misura controversa lo si sapeva, tanto che è stato utilizzato il voto di fiducia per arrivare alla conversione in legge del Decreto-Legge n.19/2024, recante ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR. Ma cosa ha reso necessario forzare questo passaggio in Senato, superato con 95 voti favorevoli (68 i contrari, 1 astenuto)? E, soprattutto: cosa cambia per Imprese e Lavoratori autonomi?

Patente a crediti, cosa cambia per Imprese e Lavoratori autonomi?

La patente a crediti per operare nei cantieri è rilasciata, si legge nel testo, in formato digitale dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Per ottenerla sarà necessario possedere i seguenti requisiti:

a) iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
b) adempimento, da parte di datori di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori autonomi e prestatori di lavoro, degli obblighi formativi previsti dal presente decreto;
c) possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità;
d) possesso del documento di valutazione dei rischi, nei casi previsti dalla normativa vigente;
e) possesso della certificazione di regolarità fiscale, di cui all’articolo 17-bis, commi 5 e 6, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, nei casi previsti dalla normativa vigente;
f) avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.

Questo nuovo pacchetto sicurezza sul lavoro cerca di inserire nuove e più stringenti disposizioni in materia di:

  • prevenzione e contrasto del lavoro irregolare
  • qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi
  • rafforzamento delle attività di accertamento e di contrasto delle violazioni

L’allarme dei numeri

Del resto gli ultimi rapporti non sono stati di certo migliorativi. La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, non meno di due mesi fa, ha ricordato che le ispezioni effettuate nell’edilizia (circa 92mila) hanno registrato un livello di irregolarità del 76,48%, con un picco dell’85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al Superbonus 110%.
Come se non bastasse, il dato di infortuni nei cantieri è sempre altissimo. Nel 2022 sono stati denunciati circa 40mila infortuni nel settore Costruzioni, in aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente. Con 175 decessi, il 16% in meno rispetto all’anno precedente (dato più basso degli ultimi 5 anni), il settore edile nel 2022 è al secondo posto in valore assoluto dopo il manifatturiero per numero di casi mortali denunciati (dati INAIL, gennaio 2024).

Poi c’è la questione dei lavoratori impiegati senza l’inquadramento contrattuale corretto, ossia quello dell’edilizia: le imprese risparmiano non solo sul costo del lavoro ma anche sulla formazione obbligatoria, la cui evasione rende i lavoratori meno preparati ad affrontare i rischi che l’attività in cantiere comporta. Le statistiche parlano chiaro: un caso di infortunio su quattro (26%) riguarda lavoratori di origine straniera.

Ecco alcuni casi in cui verranno decurtati i crediti dalla patente:

  • impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro (articolo 3, comma 3, dl 12/2012) – 5 crediti;
  • violazioni che espongono i lavoratori ai rischi indicati nell’Allegato XI del TU (es.: rischio caduta da altezze superiori a due metri, esposizione a sostanze chimiche, determinate tipologie di lavori molto rischiosi) – 7 crediti;
  • violazioni previste dall’Allegato 1 del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (dlgs 81/2008): ad esempio assenza del DUVRI o mancato utilizzo DPI – 10 crediti;
  • infortunio o inabilità temporanea assoluta e astensione dal lavorohttps://www.pmi.it/impresa/normativa/approfondimenti/93007/appalti-duvri-in-presenza-soggetti-esterni.html per più di 40 giorni – 10 crediti;
  • inabilità (permanente, assoluta o parziale) – 15 crediti;
  • decesso di un lavoratore – 20 crediti.

Le sanzioni

In caso di violazioni e incidenti ripetuti scattano le sanzioni, ma si può via via arrivare fino alla sospensione dell’attività. Se la patente conterà inizialmente 30 crediti, sotto i 15 crediti non si potrà più operare nei cantieri, fino al reintegro dei punti.
A tal fine, saranno necessarie delle modalità di recupero che prevedono non solo la semplice partecipazione a corsi formativi, ma anche il superamento di una prova finale di verifica.


Si indica poi che la patente a crediti è esclusa per «coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale» e per le imprese «in possesso dell’attestato di qualificazione Soa in classifica pari o superiore alla III». E «per le imprese e i lavoratori autonomi stabiliti in uno Stato membro dell’Unione europea diverso dall’Italia o in uno Stato non appartenente all’Unione Europea è sufficiente il possesso di un documento equivalente rilasciato dalla competente autorità del Paese d’origine e, nel caso di Stato non appartenente all’Unione Europea, riconosciuto secondo la legge italiana».

L’obbligo di possesso di una patente per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili, specifica la legge, avrà decorrenza da ottobre 2024.

Nel prossimo futuro, inoltre, è atteso un nuovo decreto ministeriale che indicherà a quali ulteriori settori, oltre a quello edile, sarà esteso l’utilizzo di questo strumento di certificazione e controllo.

La tua azienda è in sicurezza? Richiedi il tuo check-up gratuito